Alessandro Impagnatiello è sotto processo per l’omicidio di Giulia Tramontano. La bizzarra giustificazione del veleno per topi.
Durante una perquisizione, i Carabinieri scoprono all’interno dello zaino di Alessandro Impagnatiello una busta di veleno per topi. Il 31enne, già noto alle forze dell’ordine, cerca di spiegare la sua presenza con una scusa poco convincente: la lotta contro le pantegane che si avvicinano quando fuma marijuana con gli amici dopo il lavoro. Queste parole sono state pronunciate poco prima del suo arresto per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Tramontano, tragicamente incinta di sette mesi.
Un tentativo di giustificazione sotto indagine
“Il veleno? Lo uso contro i ratti enormi che compaiono a Milano“, afferma Impagnatiello durante l’interrogatorio. Ma le indagini successive portano alla luce un quadro ben più oscuro. L’autopsia rivela tracce di sostanze tossiche nel corpo di Giulia e del feto, suggerendo un possibile avvelenamento. Inoltre, vengono scoperte numerose ricerche internet fatte dall’imputato su come avvelenare un feto, che mettono in dubbio la sua innocenza.
Il video che non lascia dubbi
Il 28 maggio 2023, una registrazione mostra Impagnatiello mentre svuota il suo zaino in una stazione dei Carabinieri. Tra vari oggetti, spicca una busta di rodenticida, lo stesso tipo usato presumibilmente per avvelenare Giulia durante la gravidanza. Questo elemento diventa centrale per l’accusa di premeditazione nell’omicidio della ragazza.
Il delitto emerge in tutta la sua brutalità quando viene ritrovato il corpo di Giulia, uccisa con 37 coltellate. L’imputato, che aveva denunciato la scomparsa della ragazza fingendo di non sapere nulla, viene rapidamente smascherato. Gli investigatori trovano tracce decisive in casa e nell’auto di Impagnatiello, dove aveva nascosto e poi trasportato il cadavere.
Alessandro Impagnatiello ora affronta gravi accuse: omicidio volontario aggravato, interruzione di gravidanza e occultamento di cadavere. La sua difesa vacilla di fronte alle evidenze accumulatesi, delineando un caso di premeditata crudeltà che ha scosso la città milanese.